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portachiaviPORTACHIAVI SOLED’ARTE
A CHIAVETTA, TACCOLA O TROCLEA (“TROYI”)

Il portachiavi soled’arte a forma di chiavetta, taccola, trochlea in latino (“tròyi” in dialetto locale francoprovenzale) nasce nelle Valli di Lanzo da un’idea del dottore in architettura ed ecodesigner Brunati Enrico.
Il manufatto trae spunto dalle chiavi o taccole un tempo usate nelle vallate alpine per legare il fieno su un apposito telaio rettangolare in legno chiamato “frassiéri”. Venivano utilizzate, come carrucola, per tirare la corda e poi fissarla tramite un nodo a strozzo di facile esecuzione e di immediato scioglimento eseguibile con una sola mano e in condizioni avverse quali con la corda in tensione e bagnata se non gelata.
La carrucola è uno strumento di origine remota in quanto assieme al cuneo, alla ruota, alla leva e alla vite è una delle cinque macchine antiche.
Si tratta di un oggetto in cui la funzione detta la forma e ne crea un connubio di estrema armonia.
Il prodotto è ecosostenibile ed ecocompatibile in quanto realizzato con materiali naturali ed è a filiera corta, poiché la provenienza è locale e non oltre l’ambito alpino. Le essenze di legno sono ciliegio, noce, larice, rovere, castagno, tiglio…
La finitura è eseguita tramite impregnazione con olii naturali, in quanto il legno “nutrito” ad olio mantiene inalterate le sue caratteristiche e non viene “soffocato” ed “ucciso” da finiture sintetiche derivanti dalla filiera del petrolio, ma viene esaltato ed evidenziato nelle sue venature e colorazioni originali.
Ogni manufatto è eseguito e rifinito a mano e quindi ogni pezzo è diverso l’uno dall’altro nella sua unicità.

Enrico Brunati